Lavori degli alunni degli anni precedenti
Brava Jessica!
2 giugno 2015
Sabato 23 Maggio, presso l’istituto Mapelli di Monza, si è tenuta la manifestazione: “Premio miglior tema” che la Federazione Maestri del lavoro di Monza e Brianza ha attribuito, fra gli altri, a Jessica Ceneri della 3° A di Burago.
I maestri del lavoro si impegnano per mettere a contatto la scuola con il mondo del lavoro, anche portando le classi a visitare aziende del territorio.
I numeri sono importanti: 60 scuole con 6500 studenti coinvolti, per un totale quest’anno di 70 visite in aziende selezionate. Nei giorni successivi alla visita in azienda, agli studenti viene chiesto di scrivere un tema sull’esperienza. Una prima “scrematura” dei temi viene svolta dagli insegnanti nelle scuole e solo i più belli ed interessanti vengono inviati alla commissione dei Maestri del lavoro per essere ulteriormente selezionati.
Jessica è stata premiata con altri 40 studenti, tutti entusiasti dell’esperienza.
Leggi il tema di Jessica:
Lunedì 16 febbraio 2015 noi studenti delle classi 3°A e 3°B della scuola secondaria di primo grado “A. Manzoni” di Burago di Molgora abbiamo visitato l’azienda “Tiche” di Usmate, che dal 1962 realizza opere e sculture di porcellana conosciute anche all’estero dai più fini intenditori.
Lo scopo di questa uscita, diversa da tutte le altre, è stato quello di far comprendere a noi ragazzi, ancora un po’ inesperti nel campo del lavoro, cosa significa in un momento di crisi per un imprenditore mandare avanti un’azienda con operai che sono diventati la sua seconda famiglia.
L’immenso amore che provava il Cavalier Franco Perego nei confronti di questo materiale magico, la porcellana, continua a riempire le stanze dell’industria portata avanti dai tre figli.
L’aspetto principale che Cristiana, imprenditrice della ditta e figlia del fondatore, ci ha mostrato è stato il lavoro manuale, scomparso da qualche anno in alcune fabbriche che si sono modernizzate, e che invece nella Tiche continua a prevalere.
Arrivati ad Usmate la mattina verso le 09: 30 ci hanno accolto con una serie di opere infinite che ci circondavano, facendoci perdere in un universo lontano da quello in cui ci trovavamo, come un salto nel passato.
Ci è stata spiegata la storia della “Tiche”, nata come una piccola azienda familiare, trasformata poi in una grande famiglia di circa centocinquanta persone. Adesso la Tiche dopo diversi problemi è tornata una piccola realtà di venti operai circa.
La scelta del nome deriva dalla dea della fortuna, che finora non l’ha mai abbandonata.
Dopo essere stati immersi nella storia dell’azienda, abbiamo fatto come un “giro turistico” tra i suoi ambienti.
Abbiamo visitato come prima cosa il laboratorio dove la porcellana diventa liquida e messa negli stampi. Il passaggio successivo è stato quello della stanza degli scultori dove queste persone toccano, modellano questo materiale, fabbricando vere opere d’arte. La terza tappa è stata il forno, dove a 1400° la porcellana viene cotta: questo passaggio comporta molti e diversi rischi, come la cottura troppo elevata, la rottura di una parte della scultura o altri inconvenienti legati alle temperature appunto elevatissime.
Il penultimo passaggio è quello della pittura, dove le sculture di porcellana prendono vita: la precisione con la quale questo tipo di addetto esegue il suo lavoro è impressionante, ma certo, non è l’unico a dover essere così preciso.
Dopo aver cambiato struttura siamo entrati in un salone dove le piccole rotture, ogni minima crepa vengono riparate, senza mostrare nessun segno di intervento, e per finire c’è l’imballaggio, dove il percorso di queste opere ha fine, o per meglio dire inizio.
La cosa che di questa uscita mi è piaciuta di più non è stata tanto la visita all’azienda in sé, ma la volontà e l’orgoglio che questi operai mettono nel loro lavoro, tanto antico quanto bello.
Cosa importantissima: lavoro di squadra, se uno si ferma, si ferma tutto e, se uno verso la fine del lavoro rovina la scultura, è come se buttasse via tutta la fatica fatta da chi lo ha preceduto.
Altra cosa che non si vede in altre fabbriche è appunto la manualità: le uniche macchine che sono presenti nell’azienda sono due, il forno e una grande impastatrice, dove viene inserita la porcellana nella fase iniziale. Questa forma di lavoro manuale sta scomparendo, e forse purtroppo è già scomparsa in quasi tutte le fabbriche.
Consiglio a tutti di visitare l’azienda “Tiche”, non solo per vedere tutti i procedimenti del lavoro, ma anche per vedere come tante persone possono lavorare insieme e produrre oggetti di grande qualità senza tanta tecnologia.
A BURAGO IL TERZO CLASSIFICATO DEL KANGOUROU NAZIONALE
18 maggio 2015
COMPLIMENTI a LUCA DI LORENZO, alunno della 2A della scuola secondaria di Burago, che si è classificato al terzo posto alla finale nazionale del gioco – concorso: ” Kangourou della matematica “.
Si tratta di un concorso internazionale di matematica cui la nostra scuola partecipa da alcuni anni; Luca è arrivato 12° nella classifica nazionale ed ha così avuto accesso alla finale che si è svolta il 10, 11 e 12 Maggio a Mirabilandia.
Luca ha ottenuto lo stesso punteggio dei primi due classificati con però un tempo leggermente maggiore.
Ancora complimenti a LUCA!
Grande concerto di fine anno alla secondaria di Burago!
domenica, 22 giugno 2014
Grande nei numeri: tutti insieme gli oltre 120 alunni diretti dal prof. Clemente hanno suonato brani di Arlen, Armstrong, Berrnstein, Marsalis, Gershwin, Piazzolla, Beethoven, Rio e Rollins.
Grande il successo: il folto pubblico composto oltre che da genitori e personale della scuola anche dal Vicesindaco Mandelli e dall’assessore all’istruzione Besana.
Il concerto è stato dedicato in modo particolare alla dirigente scolastica prof. Giuseppina Mauri che per numerosi anni ha speso energie e competenze per la nostra scuola e che dal prossimo anno si dedicherà a nuovi interessi.
Le facciamo tutti i nostri migliori auguri.
Michaela e Jessica di 2A hanno così descritto la serata:
Il 15 Maggio era arrivato e noi ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Burago, attraverso un concerto, abbiamo mostrato ai genitori il lavoro svolto durante l’anno scolastico.
In compagnia di alcuni alunni della scuola secondaria di Oreno e con l’aiuto dei professionisti: Gabriele Orsi alla chitarra, Fabrizio Fogagnolo al contrabbasso e Marco Sambataro alla batteria il concerto è andato a buon fine, strabiliando i presenti.
Durante il tempo impiegato abbiamo dimostrato il grande impegno durante l’anno, la passione nella musica e la fiducia nel prof. Clemente che con tanta pazienza è riuscito a coinvolgere più di 120 ragazzi.
Fin dall’inizio eravamo timorosi a causa della grande quantità di brani, ma poi ci siamo ricreduti.
Questo concerto è stato organizzato per ringraziare la preside Giuseppina Mauri per questi anni di lavoro.
Premiazione alunni meritevoli a Burago
domenica, 29 settembre 2013
Il 7 settembre scorso, nella sala del consiglio comunale circondati da opere d’arte, si è tenuta la premiazione degli alunni meritevoli residenti nel comune di Burago. Sono stati premiati:
Gianni Federica, Gigliotti Olga, Nicoletta Federico e Villa Sibilla. Complimenti a tutti!
Alcuni lavori di arte della 2B Burago
domenica, 9 giugno 2013
CON I MAESTRI DEL LAVORO ALL’AZIENDA VINICOLA CALDIROLA
domenica, 9 marzo 2014
Il giorno 26 novembre, noi classi terze della scuola secondaria di Burago siamo andati a visitare l’azienda vinicola Caldirola di Missaglia, con il progetto “La scuola nell’azienda” organizzato dai Maestri del lavoro.
L’esperienza è stata positiva perché ci ha permesso di entrare a contatto con il mondo del lavoro.
Ringraziamo i Maestri per l’accoglienza e per averci trasmesso la loro passione.
Quest’esperienza è stata molto istruttiva e ci ha fatto capire che bisogna seguire i propri sogni impegnandosi per realizzarli.
Gli alunni delle classi terze
I VETERINARI ALLA SECONDARIA DI BURAGO
lunedì, 20 gennaio 2014
I volontari dell’associazione “Macherio-Amici dei randagi” onlus hanno messo in contatto agli alunni delle classi prime della scuola secondaria di Burago con cane e gatto per illustrare le modalità di relazione corretta con gli animali domestici tenendo conto dei segnali che l’animale invia.
Questo per sviluppare alcune regole di rispetto e di responsabilizzazione, di corretto approccio ed empatia nei confronti di una realtà “altra” rispetto a quella umana.
L’incontro si è tenuto il 22 novembre; ecco alcune immagini.
AVVENTURA AL JUNGLE PARK:
Gli alunni delle prime della secondaria di Burago ad Ottobre sono andati al Jungle Park di Civenna
domenica, 10 novembre 2013
Laboratorio “Plastico di un quartiere”: un esempio.
9 giugno 2013
Racconta l’esperienza della visita alla ditta Monteco, descrivendo sensazioni ed impressioni che questa ti ha suscitato.13 maggio 2013
Federica Gianni 3°A Secondaria di Burago tema tra i vincitori del concorso “Maestri del lavoro”
Il 4 febbraio 2013 è una data importante che ricorderò perché quel giorno ho capito cosa significhi crescere ed entrare a far parte del mondo del lavoro. Prima della visita alla ditta Monteco ne avevo vista solo un’altra ,quella di mio padre, ma non avevo mai chiesto nulla riguardo al lavoro vero e proprio che si svolgeva al suo interno. La Monteco è stata la prima a darmi delle risposte e grazie ad essa ho capito l’importanza del lavoro, i sacrifici necessari per poter raggiungere un obiettivo prestabilito e l’impegno costante da dimostrare. Devo innanzitutto ringraziare i miei insegnanti per avermi fatto provare quest’ esperienza ma anche i Maestri del Lavoro, che, con questa iniziativa, sono riusciti a farmi capire con precisione il funzionamento di un’azienda.
Il giorno della visita l’ingresso della mia classe è stato ben accolto e insieme ai miei compagni siamo stati accompagnati negli uffici dei dipendenti. La prima impressione è stata positiva perché gli uffici erano molto luminosi, accoglienti e mi è subito venuta voglia di lavorarci, nonostante io sia indirizzata verso altri percorsi formativi. Gli impiegati ci hanno spiegato come avvenivano le fasi di progettazione di un prototipo che verrà successivamente realizzato. Siamo stati invitati ad assistere alla presentazione dell’azienda da parte dei maestri del lavoro e dei dirigenti, i quali ci hanno mostrato dei filmati sulle loro attività. Sono rimasta molto affascinata dai progetti che hanno portato avanti e tra le attività che ci hanno presentato, quella che mi ha maggiormente interessata è stata la costruzione di missili VEGA utilizzati nel settore aerospaziale.
La ditta, che è inserita nel settore metalmeccanico, produce degli impianti per la depurazione delle acque di sentina, che non possono essere liberate in mare prima degli appositi trattamenti, realizza impianti complessi destinati ai settori energetico, navale e petrolchimico. Una grande attenzione è riservata alla tutela ambientale. Infatti, la caratteristica che ogni azienda dovrebbe far emergere è il rispetto per l’ambiente perché a nessuno interesserebbe scoprire le novità su di essa se poi si viene a sapere che sta danneggiando il mondo e l’intera umanità. Durante la visita ci hanno mostrato i magazzini che mi hanno incuriosita, dato che era la prima volta che li vedevo. I dirigenti dell’azienda sono stati così gentili da spiegarci ogni fase di lavorazione che gli impiegati stavano svolgendo con grande impegno ma, soprattutto, con passione per il loro lavoro. Penso che sia questo che faccia la differenza tra le persone perché non avrebbe significato lavorare duramente senza poi essere soddisfatti dei propri risultati o non amare quello che si fa e loro mi hanno dimostrato quanto fossero orgogliosi dei loro progressi.
Quando siamo ritornati nella sala aziendale, ci è stato offerto un piccolo buffet che non mi aspettavo perciò è stata una sorpresa molto gradita.
In conclusione della visita vorrei esprimere la mia gratitudine verso i dipendenti perché sono stati tutti molto gentili nei nostri confronti e l’ho apprezzato.
Un grazie perché hanno risposto prontamente a tutte le nostre domande. Lo scopo di questo progetto è stato quello di rivolgersi verso gli studenti per stimolare l’interesse e le riflessioni sul mondo del lavoro e abbattere le barriere tra questo e la scuola ma per me è stato avere l’opportunità di avere un approccio con una realtà nella quale dovrò confrontarmi tra qualche anno e capire che ci sono delle responsabilità in tutto ciò che si fa e questo significa crescere sia dentro che fuori.
Questa esperienza mi ha fatto riflettere a lungo perché quando la gente mi chiedeva quale lavoro volessi fare, rispondevo con quello che sembrava più adatto a me credendo che fosse sufficiente studiare e basta, invece non è affatto così e la visita in un’azienda produttiva mi ha fatto capire che ci sono altri fattori da considerare, come la passione per un mestiere, il sacrificio, la volontà di accettare di fare quello che ci viene chiesto, essere responsabili per noi stessi e per gli altri, non rinunciare a qualcosa perché crediamo di non esserne all’altezza, porci delle sfide e non arrenderci mai, restando fiduciosi che prima o poi raggiungeremo i nostri sogni. Mi sono resa conto per la prima volta, che nella vita reale del mondo del lavoro nulla ci è regalato e per raggiungere qualunque obiettivo dobbiamo impegnarci al massimo.
Una prospettiva angosciante? No, stimolante.
SCATOLE PROSPETTICHE AL LABORATORIO ARTISTICO
13 maggio 2013
Le scatole prospettiche sono piccoli ambienti o paesaggi creati dai ragazzi all’interno di una scatola utilizzando soprattutto materiali di recupero. Ecco alcuni esempi:
Giochi di educazione alimentare
13 maggio 2013
A conclusione del percorso di EDUCAZIONE ALIMENTARE, gli alunni di 2° A e B di Burago, coordinati dalla prof. Santoro di tecnologia, hanno creato originali giochi in scatola.
Suddivisi in gruppi, hanno progettato e realizzato il gioco stesso e tutti gli elementi che lo compongono, dal tabellone alle pedine, dalla scatola che lo contiene alle istruzioni del gioco utilizzando quasi solo materiale di recupero.
Durante la festa di fine anno alla secondaria di Burago recatevi nelle nostre aule e, come ci siamo divertiti noi a realizzarli, potrete divertirvi anche voi giocando e…buon viaggio nell’ EDUCAZIONE ALIMENTARE.